La Gfamily questo weekend è stata in Liguria, nella casa in
prestito, dei Nonni Di Bologna.
La qual casa è una di quelle case che trovate nelle riviste
per arredatori d’interni. Non dico “Casa Facile”, perché quella casa non ha
nulla di facile, e Casa Facile è per dei maragli che hanno case comuni, con i
tappetini in cucina, esempio.
Intendo una cosa come “Casabella”. O "Elle decòr".
O meglio: la
più figa di tutte le riviste fighe di arrredamento: “Abitare” .
Tra tutte le case dei Nonni Di Bologna, questa è la
casa-icona.
Tipo il divano, è Le Corbusier. (scomodissimo, ma mica puoi
stravaccarti sul design Bauhaus).
Una delle poltrone, è Red and Blue di Rietvelt. Tutto è
molto bello, lineare e pulito e funzionale, e artistico.
Questa casa è la creatura della Madre, ovvero Mia Madre. Dove
ha dato sfogo senza impedimenti filiali al suo perfezionismo casalingo dando
vita ad una nuova scienza: “tecniche e processi di perfezione domestica:
Regolamento ed applicazioni”
E ci sono i foglietti. Cassetto che apri, trovi istruzioni.
Appena arrivi c’è la caldaia da accendere. Sei grata di
trovare istruzioni minuziose, che anticipano le tue domande prima ancora che ti
si formino nella mente.
“Aprire la maniglia del gas. La
maniglia del gas è quella nera. Per aprirla girare verso sinistra. In modo che
sia orizzontale. Poi pigiare il tasto della caldaia. Lampeggierà due volte. Ci
sarà il disegno del pupazzo di neve (RIPRODUZIONE GRAFICA DEL PUPAZZO DI
NEVE, NEL CASO TU NON SAPESSI COME SIA FATTO)
Aprire la manopola dell’acqua. La manopola dell’acqua è nel vano a muro, dentro
allo sportello. La chiave dello sportello è qui sotto a queste istruzioni.”
Man mano che procedi in casa, i foglietti spuntano ovunque.
Alzi il copriletto e trovi un foglietto per cuscino.
“ci
sono già le sottofedere per ogni cuscino”
Poi: “mettere
per piacere DUE sottofedere per ogni cuscino”
Ah, quindi devo metterne un'altra. Apri l’armadio e trovi un
altro foglietto.
“le
sottofedere sono sui cuscini sono da mettere e poi togliere quando si va via
(nel cesto da lavare)”
Poi, legato alle sottofedere: “Sottofedere:
da mettere sempre prima della federa (uguale al lenzuolo). Prima controllare se
c’è già la federa.”
Noti una leggera mania morbosa nel confronti delle sottofedere.
Poi: “Per
favore mettere sempre la traversa di stoffa sopra la traversa di spugna.
Mettere sempre la coperta bianca sopra il panno di lana NON come copriletto MA
come COPRIPANNO.”
I capi di biancheria da letto si moltiplicano nella tua
testa. Non credevi ne potessero esistere tanti.
Scopri che nel letto ci sono già: coprimaterasso, telo in
plastica, traversa di spugna, ma non basta, ci vuole anche quella di stoffa,
POI ci va il lenzuolo con gli angoli. Grazie a Dio ci sono 29 gradi e ti
risparmi panno e copri-panno, almeno il copriletto sai dove va messo.
Fai per prendere le lenzuola e trovi altri foglietti:
“La
traversa c’è già pronta e da mettere e poi togliere quando si va via (nel cesto
delle cose da lavare)”
Casomai ti fossi dimenticato la (terza) traversa prima di
mettere il lenzuolo con gli angoli.
Sei confuso: ne devi mettere un'altra? Vabbè meglio una in
più che una in meno. Aggiungi un altro strato e finalmente speri sia arrivato
il momento di mettere le lenzuola, ma:
“lenzuola
di mamma e papà già usati da INVERNO: NON USARE”
Quando trovi delle lenzuola senza istruzioni sei sfinito.
Disseminate per casa ci sono varie altre istruzioni. Alcune
sono delle chicche. Tipo l’etichetta sopra il flacone del detersivo per piatti
con scritto: DETERSIVO PER PIATTI. Casomai qualcuno lo scambiasse per whisky, dato
che l’etichetta originale di SOLE PIATTI è stata rimossa perché fa brutto.
Pure gli strofinacci sono etichettati con allocuzioni bolognesi: Burazzo per mani.
Burazzo DI COTONE per posate e tegani.
Burazzo DI LINO per bicchieri o piatti.
Nella credenza sono contrassegnati i piatti che vanno lavati
solo a mano, e le brocche che perdono. Certi armadi non li ho aperti
intenzionalmente, perché avevo paura.
I Fantastici si sono portati ciascuno il suo sacco a pelo, perché
mettere tre traverse e due sottofedere per ogni letto, nonché reperire nell’armadio
lenzuola coordinate ed adeguate e non interdette per qualche motivo, non ce la
potevo fare.
Comunque, pensandoci, esistono in commercio poi anche i sacchi a pelo
matrimoniali.
In ogni caso, anche mio padre ha messo un foglietto. Un
unico foglietto. (E ho detto tutto)
Dice più o meno così:
“in
questa casa è possibile consumare qualsiasi cibo o bevanda che vi si trovi al
proprio arrivo, senza obbligo di rifonderla. Unico vincolo all’uso dell’abitazione
è scrivere, quando si va via, nel libro degli ospiti.”
Io ho subito mangiato tutti i canestrelli che ho trovato.